Quasi 80 eventi in 4 giorni, oltre 20 locations coinvolte, le quattro università marchigiane protagoniste, le scuole del territorio, quasi 100 esperti di scienza, DI CUI ALCUNI di caratura internazionale chiamati a tenere convegni, lavoratori, tavole rotonde, exhibit. Torna Fermhamente, il Festival della Scienza di Fermo dai grandi numeri, che lo scorso anno ha sfiorato le 8 mila presenze. La terza edizione, dal 17 al 20 ottobre, promossa dall’Amministrazione Comunale di Fermo – Assessorato alla Cultura E PRODOTTA DA Labilia SRL, sotto la direzione scientifica di Andrea Capozucca, avrà come focus e tema “Scienza e Immagine”.

«Le immagini sono parte integrante della divulgazione del sapere e da sempre concorrono a costruire e diffondere il pensiero umano – ha detto il Direttore Scientifico del Festival Andrea Capozucca – Sono uno dei modi migliori per rendere la scienza accessibile e comprensibile. Molte immagini della scienza sono ormai parte del modo collettivo di “vedere la scienza”. Il valore dell’immagine è comunicativo, ma soprattutto creativo data la capacità dell’immagine stessa di “illuminare” la mente e “formare” l’idea stessa che nel pensiero scientifico, come in quello artistico, nasce spesso già “figurata” nei suoi aspetti morfologici e strutturali».

Il Festival si avvale del sostegno e del contributo della Camera di Commercio delle Marche, della collaborazione delle locali scuole superiori, del Conservatorio Pergolesi di Fermo, delle Università di Camerino, Macerata, Urbino e dell’Università Politecnica delle Marche, e della Scuola Superiore per Mediatori Linguistici “San Domenico” di Fermo. Tantissime le collaborazioni attivate: quella con Palermo e Torino, assieme a Fermo uniche learning city Unesco in Italia; quella con i poli museali scientifici il Museo del Balì di Saltara (PU) e Città della Scienza di Napoli; quella con il Cicap, il Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze fondato da Piero Angela e con la Polizia Scientifica; quella con Focus Junior, con Prisma, con il FAI e con tanti uomini e donne di scienza che ogni giorno operano nelle più importanti realtà scientifiche italiane e internazionali. Gli appuntamenti completamente dedicati alle scuole, quelli che mettono in contatto i giovani del territorio con chi della scienza ha fatto il proprio lavoro, le attività aperte a tutti e pensate per le famiglie, gli spettacoli che attraverso l’arte aprono finestre di riflessione sui perché scientifici.

In questi quattro giorni, infatti, Fermo diventa una città STEAM acronimo di Science, Tecnhnology, Engineering, Art, Mathematics: un approccio basato su un dialogo aperto e una forte interazione tra il mondo scientifico e il mondo dell’arte, che diventa strumento di riflessione critica, approccio e conoscenza.

«Torna per la terza edizione un Festival che sta crescendo sempre più ed in cui crediamo per le sue grandi potenzialità – ha detto il vice sindaco e Assessore alla cultura di Fermo Francesco Trasatti – un festival che vanta un ricco programma di appuntamenti, nomi di spicco del mondo scientifico ed un’organizzazione coordinata da un Comitato Scientifico di tutto rispetto, composto da esperti e autorità autorevoli del mondo accademico. Un Festival che coinvolge le nostre scuole e le Università delle Marche, a dimostrazione della vocazione della Città di Fermo, Learning City dell’Unesco, per la formazione, l’educazione e l’istruzione, per cui sviluppare il tema della scienza è significativo e connaturato alla storia, alla tradizione e al futuro della Città».