“Diario tra le pieghe”, di Mauro Labellarte

GLI IMPRENDITORI CI SALVERANNO

Appartengo alla categoria degli imprenditori.
Quelli che non stanno piangendo sul problema ma lo stanno affrontando.
Quelli che fanno rete e si ascoltano, quelli che condividono le domande per condividere le risposte, quelli che hanno deciso di continuare, anche se la situazione è disastrosa e le incognite sono numerosissime.
Uomini e donne che per non issare bandiera bianca daranno ogni energia possibile per portare avanti aziende, locali, negozi, servizi, attività.
Ecco: io credo che saranno loro che ci salveranno.
Per soldi, si potrebbe pensare: gli imprenditori sono sempre associati al mero profitto.
Ma ci sono persone che pensano anche ai loro operai, ai sacrifici che hanno fatto in questi anni (e con questo Stato! Ma questo è un altro discorso), ai sogni che li hanno spinti a far mutui, investire le loro forze e ogni loro minuto per realizzare un progetto ambizioso.
Gente che dorme poco la notte, che ha paura del futuro ma si ostina a costruirlo e non subirlo.
Gente che guarda avanti, che spinge e non frena.
Essere imprenditori è uno status mentale, un modo di vivere ogni cosa della vita. Ne so qualcosa, lo sono anche io.
Questa gente ci aiuterà ad uscire: dalle nostre paure, dall’inerzia, dal nostro isolamento. Perché andranno avanti, spesso in solitaria, per tracciare strade nuove, buone anche per noi.
Un po’ esploratori e un po’ sherpa si caricheranno di tutti i loro problemi (e qualcuno dei nostri) e proveranno a non morire sotto tutto questo peso.
Ci daranno la possibilità di trovare un mondo attivo, là fuori, quando usciremo.
Per soldi, certo. Ma anche perché riescono a pensare e agire come molti altri non sanno fare.
La prossima volta che compreremo in un negozio, che passeremo davanti a una azienda: ricordiamocelo.

Anche questi sono un po’ eroi.